“Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”, recita un antico proverbio. La saggezza popolare decanta il connubio tra un cibo “povero”, il formaggio, consumato originariamente quasi esclusivamente da pastori e contadini anche in virtù della sua durevolezza, ed un cibo “elitario”, la pera, in qualche modo pregiato perché facilmente deteriorabile. E’ un matrimonio talmente riuscito da diventare, appunto, proverbiale. Se ad esso, poi, si aggiunge qualche stuzzicante gheriglio di noce…che prelibatezza!
Tuttavia, Andrea (quasi 3 anni), dopo qualche boccone ha esclamato:”mamma, non mi è piaciuta questa pasta!”. Be’, tenete presente che potrebbe essere un piatto non adatto ad un bambino piccolo, il cui palato predilige alimenti semplici, ma di certo vi consiglio vivamente di provarlo.
Ingredienti per 4 persone:
– 20 g di olio d’oliva
– 20 g di burro
– 1/2 cipolla
– 320 g di riso per risotti
– 1/2 bicchiere di vino bianco secco
– 1 litro di brodo vegetale
– 3 pere di media grandezza (preferibilmente del tipo Abate)
– 70 g di gherigli di noci
– 100 g di taleggio
Procedimento:
Preparate il brodo vegetale e sinceratevi che resti bollente per tutta la preparazione del risotto.
In un tegame scaldate il burro e l’olio e rosolateci la cipolla. Non appena la cipolla sarà imbiondita, aggiungete il riso e lasciatelo tostare un paio di minuti. Sfumate ora con il vino e, quando sarà evaporato, aggiungete poco alla volta il brodo bollente.
Mentre il riso cuoce, sbucciate e tagliate le pere e, dopo aver tenuto da parte la metà di esse, frullatele con un po’ di brodo. Aggiungete la purea di pere e la metà delle noci tritate grossolanamente al risotto.
Continuate ad aggiungere il brodo di tanto in tanto, mescolando spesso, fino al termine della cottura.
Quando il riso sarà pronto, mantecate con il taleggio a pezzi, aggiungete il resto delle noci e le pere tenute da parte preventivamente tagliate a cubetti.
Impiattate e decorate il piatto con fettine di pera e gherigli di noce.
Tonia